"Carlo non era un ragazzo molto sveglio. In compenso aveva
la tendenza a mangiare voracemente.
Abitava in un paese di provincia, in Emilia.
Spesso passava in pasticceria il giorno della paga e si mangiava
dalle sei alle dieci paste sbrodolandosi spesso con la crema
dei bignè, il cioccolato, lo zabaione.
Sua madre lo sgridava spesso quando lo vedeva tornare a casa
con la camicia o il pullover insudiciati.
Carlo nel suo primo periodo di ferie, nel mese di giugno, decise
di partire per la Costa Azzurra, attirato dalla “bouillebasse” .
Andò a Nizza. Stava disteso pigramente al sole tutta la
mattina in una spiaggia vicino all’hotel. Poi, dopo essersi
risciacquato un pò nel mare, rosso come un gambero, andava
ad abbuffarsi in una brasserie. [...]"
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la tendenza a mangiare voracemente.
Abitava in un paese di provincia, in Emilia.
Spesso passava in pasticceria il giorno della paga e si mangiava
dalle sei alle dieci paste sbrodolandosi spesso con la crema
dei bignè, il cioccolato, lo zabaione.
Sua madre lo sgridava spesso quando lo vedeva tornare a casa
con la camicia o il pullover insudiciati.
Carlo nel suo primo periodo di ferie, nel mese di giugno, decise
di partire per la Costa Azzurra, attirato dalla “bouillebasse” .
Andò a Nizza. Stava disteso pigramente al sole tutta la
mattina in una spiaggia vicino all’hotel. Poi, dopo essersi
risciacquato un pò nel mare, rosso come un gambero, andava
ad abbuffarsi in una brasserie. [...]"
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